Faro della PALASCIA
Olio e acrilico su tela
cm 100 x 100
Settembre 2011
Lu Sule…Lu Mare e lu Vientu…
Terra arsa e nerboruta, ossatura della civiltà salentina, generosa gestante e balìa degli ulivi che solo il nome
è simile nel resto d’Italia ma non la forma, quella forma diversa albero da albero, custodi di sofferenze atroci, di sete e torture del vento, alcuni si piegano ma non si spezzano, si deformano si adagiano sul terreno cui la mano amorosa del contadino ne cura la rinascita e come l’uomo che si piega ma non si spezza alle difficoltà della vita così quest’albero mi è apparso davanti agli occhi in una delle tante mie passeggiate nelle campagne alla ricerca di silenzi e ristoro per la mente dove attingere colori e canti di uccelli e fruscii sussurrati dai rami e le foglie degli ulivi.
Ho voluto trasportarlo in riva “ allu mare nosciu” (al mare nostro) , dandogli la compagnia del Faro della Palascia, punta più estrema ad Est dello Stivale in odore d’Oriente e metafora virile di ciò che è l’uomo del Salento…uomo capace di resistere e morire a difesa della sua dignità malignamente assalita dalle orde provenienti dal mare e che oggi deve guardarsi da quelle che arrivano dalla terra….